venerdì 28 dicembre 2012

giovedì 27 dicembre 2012

Il Natal presente!

Sono fermamente convinto che i regali di Natale non siano dovuti...in certi casi poi meno che in altri.
Un regalo solitamente dovrebbe corrispondere ad un pensiero che una persona fa ad un altra per dimostrargli affetto, cosa abbastanza inutile se si considera che si tratta di una cosa che dovrebbe essere dimostrata durante tutta la durata dell'anno. Attenzione bene, questa non è una filippica anticonsumismo eh...a me fare i regali piace e sono convinto che il miglior regalo è quello che una persona desidera...mi spiego meglio ponendovi una domanda: "quando aprite un pacco e dentro c'è qualcosa di cui proprio non ve ne frega nulla, quanto siete contenti?" ed ecco cosa succede alla vostra faccia:


Da convinto sostenitore che il regalo dovrebbe essere una cosa gradita, la scelta del regalo è un rompicapo di proporzioni assurde...ma se conosci bene la persona a cui fai il regalo il gioco si fa più semplice grazie al cielo.
Quest'anno mi è andata di culo! Ho ricevuto regali graditi, per lo più Blue-Ray di film che non ho ancora visto e che non vedo l'ora di poter vedere, e in altri casi non ho proprio ricevuto nessun tipo di regalo, il bello è che non solo non mi aspettavo di riceverne, ma mi ha evitato di ricevere qualcosa che mi avrebbe portato alla foto di cui sopra!
A questo si aggiunge aver fatto dei regali graditi alle poche persone a cui il regalo è stato fatto (deh la crisi economica la sentiamo tutti e siamo stati parchi nella quantità dei regali) e tirando le somme posso dire che sotto l'aspetto regali questo Natale non è stato affatto male!
Vorrei aprire comunque una piccola parentesi, fermo restando il principio che il regalo non è un atto dovuto, in certi casi il dono natalizio dovrebbe essere un riconoscemento, un ringraziamento se mi consentite il termine, che viene fatto per gratificare qualcuno. Ecco pur riconoscendo il periodo di crisi in cui tutti viviamo, quando il presente che viene recapitato assume una forma fredda, che da allo stesso il solo senso di essere davvero una cosa dovuta e non qualcosa di più, un presente che non ti invoglia minimamente a essere scartato...non che da scartare ci fosse poi molto...un po' ci rimani male e ti girano le scatole. Da un lato ti aggrappi alle possibili scuse pur di non sentirti preso in giro: siamo in tempi di crisi, ci sono pochi soldi...poi ti senti dire cose tipo "ringrazia che il regalo ti è stato fatto!"...scusa ma se deve essere uno sforzo non me lo fare mica ti impongo qualcosa! Poi ti si svelano ulteriori retroscena che non ho modo di raccontare, che ti fanno sentire preso ancora di più per il culo!


Ma non ci curiamo di loro...pensiamo al fatto che ho passato un Natale sereno, certo non privo di nubi, ma tutto sommato sereno, che si sta chiudendo un 2012 che a tirar le somme è stato pesante e particolamente nero e che il 2013 sembrerebbe aprirsi con grandi incertezze e buoni propositi...e in tutto questo...con un po' di ritardo...Buon Natale!

lunedì 24 dicembre 2012

Lo Hobbit



Come forse ho già fatto capire in precedenza, non ho le competenze necessarie per effettuare recensioni tecniche sui film visti, e non so se le svilupperò mai.
Detto questo sabato ho deciso di mettere da parte le mie riluttanze ad andare al cinema e mi sono andato a vedere Lo Hobbit, ritenendo che tale film andasse visionato la sua prima volta sul grande schermo e successivamente nella comodità della propria casa.
Intanto una premessa...non ho letto Lo Hobbit e lo dico senza troppa vergogna.
Ho amato Il Signore degli Anelli...e la trasposizione cinematografica mi è piaciuta, pertanto le aspettative su Lo Hobbit erano quelle di rivivere le emozioni una saga epica, divertente e avvincente...ecco...un po' mi sono annoiato.
Non crocifiggetemi vi prego.
L'ho trovato visivamente bellissimo, ho apprezzato le scene d'azione, ho apprezzato quasi tutti i dialoghi, ho amato i personaggi, e ho apprezzato la recitazione in special modo di Freeman...ma nonostante tutto...non sono rimasto catturato dal film...sicuramente lo rivedrò più di una volta...sicuramente rivaluterò alcune cose...ma per il resto...non sono uscito dalla sala ricordando chissà quale scena, frase o cosa...ho avuto la brutta impressione che l'intero film non stesse narrando la storia di una Compagnia che ha una missione riconquistare la propria patria...bensì narrasse semplicemente di come l'Anello fosse finito fortunosamente nelle mani di Bilbo Baggins, con il resto della storia a fargli da sfondo.
Detto questo ricordatevi che stiamo comunque parlando de Lo Hobbit, e se non andate al cinema a vederlo...siete delle brutte persone!


giovedì 20 dicembre 2012

Mercatini di Natale...ma perchè?

A differenza di quanto si può credere, io non odio il Natale, a me l'atmosfera natalizia, piace un sacco!
Come a penso tutti noi piace poco la parte consumistica e profittevole del Natale, quella che non aspetta altro che questo periodo per fare i suoi affari, ma trovo piacevole lo scambio dei doni, il dare, specie se il regalo è molto apprezzato, e il ricevere, diciamocelo se riceviamo qualcosa che ci piace godiamo come ricci, sono momenti di puro piacere da condividere con le persone che ami.
Nota bene: sto parlando dello scambio dei doni, chiariamo subito che il dover pensare a che regali fare è un tantinello snervante quando non ti vengono idee brillanti in merito!
Questa premessa solo per rispondere alla mia cara collega che mi ha definito il suo personale Grinch!!

Diversa cosa invece riguarda alcune tradizionali manifestazioni che il periodo di Natale porta con se, in primis quell'usanza tipica dell'Alto Adige chiamati comunemente Mercatini di Natale, che fungono da richiamo a tutte quelle persone che soffrono di manie ossessivo-compulsive verso l'acquisto di oggettini natalizi, dalle decorazioni per l'albero di Natale dipinte a mano, o fatte di veri rametti intrecciati tra loro e decorati con nastri e lustrini, a tutta l'oggettistica per lo più artigianale (e su certi prodotti devo ammettere va fatto tanto di cappello) con cui potrete addobbare la vostra casa, il vostro giardino, il vostro ufficio e se vi proprio di culo la vostra macchina!
Ovviamente come tutti maschi adulti appartenente alla categoria in qualche modo accoppiati (racchiude nella definizione le seguenti categorie "fidanzati" "sposati" "conviventi" "ragazzi che sta cercando di conquistare un ragazza facendo tutto per lei sperando almeno a fine serata di portarsela a letto") almeno una volta nella vita si finisce per subire il Mercatino di Natale, perchè lei non c'è mai stata e ci vuole andare! Perchè lei c'è stata tante volte e lo adora e vuole condividere con te quella gioia estrema! Perchè tu sei sempre impegnato a farti i cazzi tuoi con le cose che piacciono a te e per una volta dovete fare una cosa insieme...che piaccia a lei!
E non entriamo nel particolare caso in cui più amiche si mettano d'accordo tutte insieme...nella tua testa pensi "Cazzo ci vanno in gruppo, non servirà che ci vadano pure gli uomini, forse me la sfango e sto a casa al caldo sorseggiando in completa pace una qualsiasi bevanda alcoolica e magari guardandomi in TV tutti quei film che non riesco a godermi quando sul divano sei presente anche tu...o magari faccio una partita lunga 8 ore alla play!"
E invece no!  Mercatino eccomi sono fottuto!

Ora visto il mio amore per i mercatini, sarà utile sorvolare anche su tutti gli smarronamenti annessi al recarti in codesti covi di Satana: levatacce ad orari da bestemmia (non ti alzi così presto neanche per andare a lavorare) perchè se non abiti in loco devi sobbarcarti il viaggio che nel mio caso ha la durata di 4 ore circa, affrontare il suddetto viaggio ed infine affrontare le temperature che l'Alto Adige ha accuratamente riservato per il tuo arrivo (maremma maiala non sono a fare snowboard che sono in movimento e mi scaldo, sto facendo piccoli passi per passare in mezzo a della gente che si accalca per ammirare delle cazzo di palle di Natale!), e passare a quello che di buono il Natale e l'Alto Adige - Sud Tirol offrono...il cibo! No non parlo della stramaledetta cannella...quella tenetevela voi dopotutto son gusti, apprezzatela voi insieme allo strudel!
Facciamo così vi parlo di quanto ho fagocitato nel breve lasso di tempo in cui la mia persona è rimasta a Bolzano (4 ore e 47 min circa).
Essendo arrivati a Bolzano verso le 11:15 orario ancora lontano dai pasti occorreva un fermino giusto per informare l'apparato digerente che oggi avremo abusato di lui con pietanze saporite e di dubbia digeribilità, ed eccomi in mano con un panino con crauti e salsiccia (purtroppo la senape è stata sostituita da maionese e ketchup per sommo volere della fidanzata che voleva addentare la pietanza) accompagnato, e si lo so non è proprio l'abbinamento giusto, da una tazza fumante di vin brulè!
Rinfrancato dal primo assaggio e riscaldato dal caldo vino ho potuto affrontare le due ore successive per approdare in una birreria, per l'esattezza la Hopfen & co. (non mi hanno pagato per fare pubblicità tranquilli), dove ho gustato il "tegame Hopfen" servito direttamente in una padella e comprende gnocchetti tirolesi, speck, finferli e formaggio, nonchè assaporato il "gulasch alla birra" una splendida zuppa con carne di manzo servita con dei canederli allo speck. Stavolta tutto annaffiato da una buona birra artigianale fatta direttamente dal birrificio e servita alla spina in brocche coniche da 2 lt. Non parco e giusto per gustare un dolcino (evitando il suddetto strudel) ecco l'assaggio di un delicato Birramisù una versione del più noto tiramisù, che vede però l'utilizzo nella ricetta della birra nell'impasto della crema di mascarpone e anche nella bagna dei savoiardi (o di quello che utilizzate per farla).
E la digestione? Una passeggiata e passa la paura...così tanto per passare anche davanti a quella capannella laggiù...si quella dove fanno lo strauben un dolce fritto (molto fritto) tipico a metà tra un frate e un cencio (a Lucca si chiamano così cercatevi il corrispettivo nel vostro dialetto che mica posso mettere link per farvi capire tutto) che andrebbe servita con la marmellata, ma da non estimatore ho sostituito la stella con la più amata Nutella (e qui fanculo a tutti gli abusi sui marchi e le pubblicità occulte...la Nutella è la Nutella non è una crema di nocciole spalmabile qualunque...anche venisse fuori che è composta per tre quarti da droghe che creano dipendenze sarebbe buona come lo era prima!).

In  conclusione se proprio dovete affrontare il fatidico viaggio un po' controvoglia...come me del resto...provate a pensare ai lati positivi...fate tesoro di questa esperienza, anche per altre mete ovviamente, e seguite sempre questo semplice consiglio...informatevi su cosa si mangia in loco e una volta là...mangiate!

lunedì 10 dicembre 2012

Manuale del perfetto Paraculo

A quanti di voi è capitato di imbattersi in detta categoria di persona nell'arco della vostra vita? Magari è un vostro amico (o presunto tale) o molto più frequentemente un vostro collega...fatto sta che ci sono pochi semplici segnali che ti possono indicare che il soggetto in questione è un paraculo!
Partiamo intanto con il significato del termine..."che è opportunista e agisce per il proprio tornaconto, per lo più senza dare nell'occhio". Oggi possiamo dire che l'accezione in se si è un po' allargata e ha permesso di inserire nella fattispecie tutte quelle persone che tendono a mascherare la propria incapacità scaricando la responsabilità su altre persone.
I segni che possono portare a dire che la persona in questione è un Paraculo possono essere molteplici:
  1. Ha una faccia di bronzo non indifferente: stiamo parlando di una persona che è capace di sorriderti davanti, di scherzare con te, di cercare di farti capire che "ehi lui è tuo amico!". Diffidate gente diffidate: se abbassate il livello di guardia e diffidenza, appena potrà ve la stirerà nel "posto dove non batte il sole" e si ripresenterà a voi sorridente e amichevole come sempre!!!
  2. Prima di fare una mossa qualsiasi o contemporaneamente alla mossa stessa, per ripararsi da eventuali conseguenze ed evitare di prendersi la responsabilità che derivano dal prendere una decisione, effettua una campagna di informazione che coinvolge gli appartenenti al gruppo della persona a cui la metterà nel deretano...mmm provo a spiegarmi meglio...se siamo in ambito lavorativo prima ancora di parlare con l'interessato di una situazione che può riguardarlo (nota bene di solito si tratta di un problema risolvibile in pochi minuti, e quindi di priorità e importanza pari a ZERO) effettua una scalata gerarchica che lascia escluso dalla conoscenza di tale questione solo il Padre Eterno, facendo passare il malcapitato per incompetente, montando una polemica su quanto sia importante la risoluzione di tale "problemone" al fine della continuazione del lavoro del Paraculo e chiedendo un intervento divino affinchè tali spiacevoli problematiche non si presentino più! Se ci pensate è quello che fanno i politici italiani in generale...per mascherare incapacità o incompentenze personali tendono a puntare il dito verso piccole situazioni montandone casi nazionali per distrarre l'opinione pubblica dalle cazzatte che il suddetto sta facendo a causa della sua incapacità!!!
  3. Il Paraculo per eccellenza è spesso un "tuttologo" lui ha esperienza...c'è già passato una volta...e sa come gira il mondo...fatti dare un consiglio da uno che il mondo lo conosce, fai in questo modo...vedrai...si vedrai come sarà facile per te smerdarti, e per il Paraculo apparire al momento giusto passando per il nuovo eroe, perchè lui sa come risolvere ogni situazione!!!
  4. Il Paraculo è notoriamente un vigliacco, la maggior parte del tempo sta sdraiato acquattato sotto un sasso, all'ombra umida della sua esistenza...in tua assenza circuirà ogni individuo possibile per avere appoggi e sostenitori alla sua causa, quella consistente nel buttarla nel culo a te che si assente!!!
  5. Infine ha vinto il 1° premio nel concorso, Ti do sempre ragione!! "sì sì sono d'accordo con te", "penso tu abbia ragione!" salvo poi fare il volta gabbana e remarti contro in tutte le maniere.
Ammettiamolo il Paraculo è un parassita che danneggia la tua vita e quella degli altri!
La tua vita affettiva e personale, portandoti  a situazioni non volute con amici, parenti e amori.
La tua vita lavorativa scaricandoti ogni possibile grammo di merda addosso.
La tua vita mentale, perchè le tue palle gireranno talmente tanto da portarti sull'orlo dello squilibrio.
La tua vita fisica...i travasi di bile non fanno bene al fisico.
Purtroppo nonostante tutte queste cose, forse la vera caratteristica del Paraculo è quella di riuscire ad uscirne sempre pulito, non è mai colpa sua, sono sempre gli altri a non averlo messo nelle condizioni giuste necessarie a far bene le cose!!!
Dopo tutto come cantava qualcuno "sorridete gli spari sopra sono per noi!"

lunedì 3 dicembre 2012

Torneo del Bivacco a Vicenza




Nel dicembre 2011, un anno fa giusto per intenderci, un ragazzo che conoscevo solo per motivi lavorativi, mi ha convinto a riprendere in mano le mie miniature delle Sorelle Guerriere di Warhammar 40.000. Erano solo 10 anni che non le tiravo fuori dalla valigetta in cui erano riposte e più di metà erano ancora da dipingere!!
Dopo qualche partita e molte incertezze, il gioco mi è rientrato nel sangue, complice il fatto che il ragazzo in questione è diventato ormai un amico e  idem dicasi dei ragazzi dell'associazione ludica dove solitamente giochiamo.
Ora ad un anno di distanza, mi ritrovo a scrivere un post su quello che è stato uno dei due più bei tornei a cui ho partecipato in questo 2012. Il primo dei quali avvenuto prima dell'apertura di questo blog E.A.T. avvenuto a Pistoia, il secondo invece, disputato ieri a Vicenza, ad opera dei ragazzi del Bivacco, altra associazione di appassionati di questo genere di attività ludica, che hanno organizzato l'Emotion's Tournament.
La particolarità con cui questi eventi, che vedono tra l'altro la partecipazione di 40-50 persone, vengono organizzati, e che li contraddistiguono da altri tornei del genere, è il clima goliardico che pervade non solo l'attività ludica in sé per sé, ovvero durante lo svolgimento delle varie partite, ma anche il corollario di attività che ne sono annesse: mi riferisco ad esempio alla vivace attività del forum dedicato a Warhammer, in cui sfottò, sfide e quant'altro vengono scambiati a raffica (rincoglionendo tra l'altro gli organizzatori dei vari tornei!) o in tutte quelle attività enogastronomiche (che ricordano tanto il terzo tempo del rugby) in cui i giocatori si ritrovano a mangiare e bere in quantità imbarazzanti e parlando di tutto e niente!
Un bel torneo quindi, una location insolita, un intero corridoio in uno dei  livelli di un centro commerciale (pronti a una apocalisse zombie come in quel famoso film) tanti dadi e fiumi di birra! Tre sfide appassionanti: contro i Necron... Persa!!! contro gli Space Marines (del cappellano)...Persa!!! e infine contro i Tau...Cazzo l'ho vinta, ma forse perché il mio avversario aveva delle botte di sfiga paurosa!!!
Fa piacere aver avuto l'occasione di essere stato presente...e di essermi beccato un paio di pacconate extra! (Per chiarire il termine pacconata chiedete al Cappellano...chi è il Cappellano?? beh se avrete la possibilità di conoscerlo saprete anche cos'è una pacconata)
Tutto il resto come diceva qualcuno...è noia!!

mercoledì 28 novembre 2012

Alla fine della strada

Ci sono canzoni che conosci, solo che semplicemente non ti ricordi di conoscerle! Come tutti i bambini...correggo...come tutti i bambini della mia generazione, la musica in macchina era decisa dai miei genitori! Nella fattispecie nei lunghi viaggi tra Lucca e Ferrara la scelta musicale era dettata proprio da mio padre e comprendeva classici della musica leggera italiana, Battisti, Baglioni, Venditti (quello prima maniera), Paoli, Bertoli...ecco Pierangelo Bertoli...un cantante che non ho mai amato particolarmente vuoi per la timbrica vocale che non mi faceva impazzire, vuoi perché non capivo i testi che cantava. Beh capire a fondo probabilmente non capivo neanche i testi degli altri cantanti e cantautori...ma forse Bertoli lo trovavo ancora più ostico...
Oggi a distanza di anni una sua canzone "A muso duro" (nota che la canzone  è del '79! Cavolo è un anno più giovane di me!) ritorna a essere prepotentemente trasmessa alla radio a seguito del suo utilizzo da parte dei cantanti che l'hanno utilizzata come chiusura al concerto Italia loves Emilia, a favore dei terremotati (ne approfitto per farvela risentire...io al concerto c'ero!)


Ecco questa canzone l'avevo inscatolata e archiviata forse un pochino ante-tempo.
Ora il testo comincio a sentirlo un po' più mio, inizio a riconoscermi in certe sue frasi, in quella che io interpreto come una sua presa di posizione verso un mondo che spesso ci chiede compromessi che non possiamo accettare! Non se vogliamo essere sicuri di vivere in coerenza con i nostri principi, fieri di quello che siamo e facciamo perché lo facciamo a modo nostro, vivendo a modo nostro...
Un principio semplice vivere un'esistenza piena, dove alla fine sulla bilancia i rimpianti vanno a pesare solo pochi grammi della nostra vita...

e alla fine della strada...potrò dire che i miei giorni li ho vissuti!

lunedì 26 novembre 2012

San Miniato e il tartufo 2012




Una piccola delusione! Partiamo dal presupposto che ogni anno io e una piccola manciata di appassionati partiamo per il piccolo borgo toscano, per il gusto di fare una passeggiata per le vie di un luogo che ci piace, da cui si gode tra l'altro una splendida vista della campagna circostante, unendo a tal passeggiata la possibilità di assaggiare le produzioni dei prodotti caseari, norcini (inteso qui nella sua accezione più ampia, ovvero che vendono prodotti derivanti dai suini) e viticoli della zona, nonchè, e mi pare naturale visto il nome della festa/sagra che si tiene a San Miniato, avere la possibilità di assaggiare i tartufi che vengono raccolti nelle zone limitrofe.
Aggiungiamo a questa premessa il fatto che quest'anno i suddetti tartufi sono stati trovati in scarsa quantità, lievitando così il loro prezzo, e avrete chiaro che il potere di acquisto del prodotto da parte del sottoscritto non permetteva di goderselo a pieno come avrebbe voluto.

Detto questo però, l'atmosfera di austerità che si è respirato per le vie di San Miniato è stata abbastanza palese.
Poca gente, vuoi per il fatto che sicuramente il tartufo non è un prodotto di largo consumo, primo perchè non incontra i gusti di tutti, secondo per il problema del suo prezzo già esposto. Poco male per noi visto che il lato positivo era quello di poter accedere senza spinte o resse ai banconi degli espositori per deliziarci di assaggi e degustazioni.
Meno stand da visitare, anche se va fatta la premessa che le strutture che gli accoglievano sono state nettamente migliorate. A questo va aggiunto che sono stati presentati prodotti abbinati al tartufo, di qualità leggermente inferiore a quelli degli anni passati. Nota bene, si trattava sempre di prodotti molto buoni e saporiti senza entrare nel merito delle loro lavorazioni che solitamente prevedono gli utilizzi di polveri di tartufo e non di parti "nobili" del fungo in questione.
Anche la nostra consueta degustazione di vini locali non è pervenuta, forse a causa di una mancanza di entusiasmo generale.

Se dal punto di vista "fieristico" San Miniato mi ha lasciato l'amaro in bocca, come sempre la gita in se è stata piacevole e divertente, con la solita dose di cazzeggio e risate! Degno di nota il panino finocchiona e salsa al tartufo con annessa bottiglia di vino, consumata crogiolandosi al sole autunnale, seduti sui gradini che portano alla parte alta del paese!
Quelle che come tutti sanno son le piccole gioie da condividere "co l'amici"!!!


 Le Fauci

 I Criceti

Il Cane da tartufo e La Volpe

martedì 20 novembre 2012

La ferocia dell'Assenza

Capita a volte di non avere niente da scrivere, o forse sarebbe più consono dire di non avere la voglia di scrivere!
Avete presente no? quella sorta di apatia che ogni tanto ci prende e che ci fa essere semplici spettatori di quello che ci circonda e ci accade.
Ecco vedete… le cose quindi ci capitano! Pertanto da scrivere ce ne sarebbe sempre… a volte basterebbe parlare delle semplici risate fatte a un tavolo tra amici che non vedi da un sacco di tempo, delle sensazioni provate durante quella particolare passeggiata, o parlare dell’ultimo fumetto letto che ti è piaciuto (“La redenzione del samurai” in questo caso)...invece non reagisci stai li e guardi.
Non che essere spettatori sia così male ogni tanto, personalmente mi permette di vedere il mondo mentre si muove, con ritmi e tempi tutti suoi, dandomi il mio tempo di maturare nuove scelte, nuove posizioni personali, e magari cercare di scegliere nuovi percorsi da seguire! Ma da anche il tempo di pensare a tutto quello che è stato il percorso fino ad ora tracciato nella mia vita, e questa forse è la parte peggiore.
I ricordi a volte fanno male! E badate bene non parlo solo dei così detti ricordi brutti, le esperienze negative, a volte a far più male sono proprio i ricordi belli, quelli ti fanno spuntare un sorriso amaro sul volto, proprio perché sono andati, perché sono sempre lì pronti ad assalirti! E tu subito te li  rivivi mentalmente, arrivando a desiderarne ancora un pezzetto, un singolo piccolo pezzettino che possa ridarti una piccola porzione di quella piccola emozione…ora ammettiamolo, è l’equivalente di una tossicodipendenza.
Naturalmente questo excursus non è mai  scevro della sua colonna sonora…come questa canzone ad esempio:




Comunque sia qualcuno mi ha detto che a volte basta alzarsi e scrivere, anche di nulla come in questo caso, per ritrovare piano piano una spinta o una ispirazione…
E invece niente, blocco totale…

giovedì 8 novembre 2012

Post Lucca Comics 2012


Lucca Comics si è chiuso da quasi una settimana e magari avrei dovuto scrivere questo post un po' prima, ma ho avuto bisogno di tempo per riprendermi, soprattutto di riprendere la normale quotidianità, il lavoro in ufficio, le mail, le promozioni, i rosari di moccoli che le appena nominate mi fanno snocciolare...ma soprattutto di riprendermi dall'assenza di quelle persone che rendono sempre speciali i giorni di fiera.
Parlo di quegli amici che purtroppo rivedi fisicamente poche volte l'anno (Lucca Comics è una di quelle), ma che non ti danno l'idea di essere stati lontani, ma più semplicemente di aver ripreso un discorso lasciato in sospeso la sera prima.
Ecco è a loro che dedico queste righe con un GRAZIE!
Grazie perché sono riusciti a renderla una delle più belle fiere di sempre, perché sono stati capaci di farmi ridere quasi tutto il tempo in cui siamo stati insieme, e diciamocela tutta questo 2012 è stato un vero anno horribilis e di ridere ne avevo un gran bisogno, e un grazie perché mi han fatto sentire sempre parte del loro gruppo, e vi assicuro che non è facile quando come loro si fa un lavoro molto particolare che li racchiude quasi in una casta chiusa.
Insomma una Lucca Comics da ricordare come si deve!
Della fiera in se non credo di poter proprio parlare, ho lavorato presso il mio stand per tutti i quattro giorni e non ho avuto modo ne di girarla ne di fare molti acquisti, quindi non posso esprimere giudizi in merito, il corollario è stato bello tanto mi basta!

mercoledì 7 novembre 2012

Analisi semiseria di uno spettatore italiano

Nonostante ami molto il cinema, da un po’ di tempo a questa parte ho smesso di andare a vedere in sala la maggior parte delle ultime produzioni, preferendo comprarmi (cosa che comunque ho sempre fatto) il dvd o il bluray dei film di mio interesse, o nel caso l’interesse sia poco guardarlo al momento in cui il medesimo viene trasmesso alla tv. Lo so, non è la stessa cosa!
Le principali ragioni di questo comportamento sono di fatto tre:
1.       Sono un pigro del cazzo e mi pesa il culo arrivare fino al cinema.
2.       La maggior parte dei film che vorrei vedere non sono appoggiati dalla mia dolce metà e i miei amici per quanto amino il cinema (più o meno come me) sono poco di supporto nella scelta dei film che vorrei vedere e pertanto finirei a vedermi film di cui mi importa poco o nulla.
3.       La quasi totale intolleranza nel dover dividere la visione con persone che si siederanno intorno a me, parlando durante il film (se non rispondendo al telefono…speriamo l’inferno vi inghiotta per sempre), e commentando il film nei modi più assurdi…non parliamo poi dei film tratti da film o fumetti che amo e che permettono alle persone di scazzare su inesattezze incredibili in merito a personaggi o simili e che da bacchettone convinto mi verrebbe da correggere urlando “MA SE NON SAI DI COSA CAZZO PARLI MA PERCHE’ LO FAI!!!”
Così per evitarmi un’ulcera cinematografica mi guardo il film o settimane dopo la loro uscita quando il film non se lo caga più nessuno o a casa buon pantofolaio…naturalmente queste scelte mi espongono al giudizio di quegli amici (grazie al cielo residenti in città lontane dalle mie), che invece il film se lo sono andati a vedere subito e che ti vorrebbero parlare solo di quello, spoilerando come pochi riescono a fare, e riuscendo ad emarginarti come il peggio lebbroso, dopo tutto nella loro mente se non ti sei visto subito quel film che cazzo campi a fare?
Detto questo credo sia doveroso  parlare dello spettatore medio del cinema italiano, ovvero di quelle persone che vanno al cinema principalmente per svagarsi, nota bene fin qui nulla di male visto che è la stessa cosa che faccio anche io, ma scelgono film in base a canoni ben definiti. Provo a spiegarmi meglio!
Parlo ad esempio di quelle persone che se ne vanno a vedere un cinepanettone, dove gli stereotipi  presentati sono sempre li stessi conditi in salse leggermente diverse (classico: lui sposato con lei che va in vacanza per Natale nella località x dove immancabilmente è presente anche l’amante di lui che intanto conoscerà un altro lui con cui alla fine scapperà, e tutti penseranno quanto è stronzo il primo lui a tradire la moglie e godranno delle sue disavventure, ma non si soffermeranno sul fatto di quanto è zoccola l’amante che va con uomini sposati dicendo di amarli e lo lasciano con il primo che incontrano…proprio un classicone). All’uscita dalla sala alcuni proporranno la classica di rito: “divertente, ma è stato un po’ volgare!” ecco a quel punto un cervello pensante dovrebbe alzarsi andare dal soggetto e dire “scusa Einstein sei andato a vedere un film dove sapevi che avresti sentito le seguenti battute MORTACCI TUA, MAMMMAMIACOMMMMESTO!, BECCA STA SCOREGGIA, siccome sono sicuro che c’è premeditazione nelle tue azioni, ho la certezza che l’hai scelto quasi per questo ora te ne esci con sta mega perla di saggezza?”.
Avete mai sentito quelli che escono da un film di azione e dicono “mmm la trama è un po’ povera!! E poi dai quando mai si è visto un eroe che non viene neanche sfiorato dalle pallottole?”, alla faccia del genio incompreso, sei andato a vedere un film dove l’obiettivo principale era vedere esplosioni di tutti i tipi fatte anche con un nerboruto individuo inespressivo capace di far esplodere una cassa di dinamite utilizzando una fionda messa insieme con mezzi di fortuna, manco fosse MacGyver, e lanciando con la stessa uova sode.
Vorrei sottolineare che la mia non è una presa di posizione sui generi, la mia è una presa di posizione contro l’imbecillità dello spettatore. A me ad esempio il nerboruto di cui sopra che fa cose impossibili fa impazzire e me lo vedo proprio volentieri far saltare palazzi usando uova sode.
Altra categoria adorabile è quella di tutti quegli spettatori ipercritici o sofisticati, quelli che se il film non è passato al Sundance film festival, non si è vinto un Orso d’oro a Berlino, e non è stato girato da un regista dissidente di una qualche Nazione sconosciuta del globo, morto suicida subito dopo le riprese del film, allora tale film non è degno di nota. In quei casi preghi sempre che “er Monezza” si materializzi di fronte a  lui e se lo sdrai di schiaffi!
In tutto questo ci sono io, uno che i film se li guarda per il gusto di guardarseli, che esprime giudizi personali semplici, MI PIACE o NON MI PIACE, per carità non sono immune da scene che mi rapiscono e che citerò vita natural durante “Luke la prima regola del Fight Club è un’offerta a cui non puoi rinunciare, e tutti questi momenti andranno perduti come lacrime nella pioggia. Adrianaaaaaaaaaaa” o come spesso accade che mi faranno rivedere quel film decine di volte anche ad orari improponibili, senza ricamarci troppo sopra.
Giusto per citare una conversazione con una cara amica:
Io: “hai visto Fright night?”
Lei: “sì, ma non mi è piaciuto!”
Io: “come mai? A me sembrava carino e senza troppe pretese!”
Lei: “e appunto non ha aggiunto nulla al mito del vampiro!”
Io: “mmm l’ultima volta che qualcuno ha aggiunto qualcosa al mito del vampiro hanno scritto Twilight! Vampiri Swarovsky…tze”
Ora chiedetevelo…occorre davvero farsi troppe seghe mentali quando andate a vedere un film? So da fonti anonime che Mel Gibson quando ha girato La Passione aveva pensato di cambiare il finale per paura che il pubblico si lamentasse che il film era troppo simile al libro da cui è tratto!

mercoledì 31 ottobre 2012

lunedì 29 ottobre 2012

Guerrieri Necron



Ci vorrà un po' di tempo per ultimare la squadra, e non parliamo dell'intero esercito, ma per ora sono soddisfatto di come si presentano le prime miniature.
Ho cancellato con la materia verde la bocca dei Necron e ho dipinto la maschera del volto di bianco, ispirandomi al personaggio di Morte da Darksiders II.
Ho sostituito al colore verde il colore viola, che ho riportato oltre che sull'arma anche sugli spallacci delle miniature.
Per le basette ho utilizzato il Lava Effect e l'ho dipinta a pennello asciutto con colori complementari al viola, ovvero l'arancione e il giallo, stendendoli su una base di rosso.

venerdì 26 ottobre 2012

Cosa vuoi fare da grande?


Avete presente quanto da piccoli, qualche parente o qualchealtro adulto, vi chiede: “Cosa vuoi fare da grande?”…e con il più grandecandore possibile la risposta arriva istintiva: “la ballerina! l’astronauta! il cowboy! l’attrice! la modella! il pirata!”, strano mai nessuno che dica vogliofare l’impiegato in banca, l’operaio tessile, il geometra…semplicemente non cisi pensa, perché quando si è piccoli si sogna e si sogna in grande, poicrescendo…eh, e poi crescendo? Poi crescendo ti ritrovi a fare i conti con larealtà, non è che smetti di sognare, ma forse ridimensioni i sogni! Beh almenomi sembra che sia quello che succede alla maggior parte delle persone!…solo chea pensarci ora, non ho memoria di quello che volevo fare da bambino, sonosempre stato molto spensierato e mi sono sempre posto pochi problemiesistenziali, quelli ahimè sono venuti invecchiando.
Diciamo che nella mia vita più che disegnare o programmareun percorso da seguire, ho vissuto facendo le mie scelte volta per volta,affrontando un problema alla volta, sbagliando spesso per carità, ma senza rimpiangeretroppo le scelte fatte.
E poi? Già e poi? E poi ti ritrovi ad oggi (oggi gli annisono 34) e ancora ti cade sul capo la domanda “cosa vorresti fare (da grande)?”,una domanda che ora mi crea ansia allergica! Ma che cacchio di domanda è? Ad esempio sei aun colloquio di lavoro dove l’offerta di lavoro dice “cercasi ragioniere” earriva la domanda “che cosa vorresti fare?” … ci pensi, ti giri come se ladomanda fosse stata rivolta ad un altro…”ma veramente sono qui per fare ilragioniere…vorrò fare il ragioniere, o almeno provarci no?” ma forse sono ioche non capisco bene la domanda che mi viene posta.
Fatto sta che a me l’unica risposta che mi viene in mente è“tutto quello che mi appassiona!”.
A livello lavorativo, a livello ludico, a livellosensoriale, a livello affettivo, l’unica cosa che vorrei fare è vivere conpassione, assaporando tutto quello che mi stuzzica o solletica la miacuriosità, con un unico obiettivo, cambiare quella stramaledetta domanda da“cosa vorresti fare?” in “stai facendo…” o meglio ancora 

“Hai fatto quello chevolevi fare?”