mercoledì 6 febbraio 2013

La prima discesa


La prima discesa al mattino ha un che di rituale.
Mentre sali con l’impianto senti ancora l’intorpidimento che la notte di sonno ha lasciato sul tuo corpo. La temperatura si abbassa in maniera impercettibile, solo quando le porte della cabina si aprono vieni investito in pieno dall’aria fredda, i muscoli si irrigidiscono solo per un attimo, senti quasi i peli del tuo corpo rizzarsi, come se l’ancestrale istinto primordiale ti riportasse allo stato di animale selvatico.
Il tuo respiro per un attimo si blocca quando l’aria gelida dell’alta quota ti riempie i polmoni, per poi diventare profondo, facendo gonfiarti il petto.
I tuoi occhi per un breve istante si socchiudono per sopportare la luce bianca dell’alta quota e il riverbero della neve, inizi a calare la maschera sul viso, adattando la tua vista al nuovo spettro di colore.
Afferri la tavola saldamente e ti avvii al punto di partenza lentamente, sotto gli scarponi la neve scricchiola sonoramente, la senti nonostante il caschetto di protezione e il vento attutiscano il rumore intorno a te.
Arrivi all’imbocco della pista, dall’alto la osservi per vederne le condizioni, tracciando mentalmente la traiettoria da seguire, annusi l’aria, come un lupo e ne percepisci la purezza assoluta.
Ti siedi a terra, e sistemi i piedi sugli attacchi, inizi ad agganciare gli straps, sentendo gli scatti veloci delle dentellature che entrano nella cinghia, poi con un movimento lento e deciso usi il cricchetto per stringere ulteriormente gli straps, fino a sentire la totale aderenza, fino a sentire la tavola come un naturale prolungamento delle tue gambe, fino a fondere insieme il tuo corpo e la tua tavola.
Ti sistemi gli auricolari nelle orecchie.
Allacci il caschetto di protezione.
Controlli le ultime chiusure della tuta.
Stringi i laccetti dei guanti.
Con un leggero sforzo delle braccia e con l’aiuto dei muscoli addominali ti alzi in piedi.
Le tue gambe ora limitate nei movimenti si contraggono per trovare il nuovo equilibrio.
Scegli la canzone che più si adatta a quel preciso attimo.
Dai il via alla musica, non la regoli troppo alta, deve essere un piacevole sottofondo che possa dettare il ritmo della tua discesa in sintonia con il tuo respiro e con lo sforzo fisico.
Fai un respiro profondo.
Senti la musica crescere di ritmo.
Ecco la mia scelta


Sposti il tuo corpo verso la punta della tavola, ammortizzandone il peso con piccoli movimenti delle cosce e delle ginocchia. Senti i muscoli ancora freddi, ma sai che si scalderanno in fretta.
Ora siete solo tu e la montagna innevata...

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